sabato 30 aprile 2011

Source Code

Eccellente, eccellente davvero questo film che parte un poco alla Matrix e che poi si differenzia sollevando inquietanti dubbi su quale sia la realtà ultima.
Insomma "Source Code" è un lavoro che si può apprezzare con più chiavi di lettura.
C'è quella spettacolare in cui bisogna raccogliere indizi su ciò che provoca la sciagura ma c'è anche la chiave di lettura profonda ovvero se una realtà "sognata" sia solamente un'illusione e debba essere trattata come tale oppure cercare di viverla a fondo.
Vivere l'inganno talvolta può essere l'unica scappatoia quando la realtà vera è inaccettabile e  non è più una scappatoia quando realizza i tuoi sogni visto che li stai provando come veri in quel momento.
Insomma mi sto incartando nel cercare di dare un giudizio di questa pellicola e il cervello mi fuma ma non riesco a non rimanere affascinato da una trama originale che solleva un sacco di interrogativi filosofici.

giovedì 28 aprile 2011

La ragazza che saltava nel tempo

La settimana scorsa ho visto "Summer Wars" OAV più che discreto  che si staccava dal classico lungometraggio giapponese perché originale e fatto con stile "cinematografico".
Incuriosito ho cercato cosa avesse già fatto questo regista, tal Mamoru Hosoda, ed ho scoperto che era balzato alle cronache per aver fatto nel 2006 questo film d'animazione  visto proprio adesso.
"La ragazza che saltava nel tempo"  è  caratterizzato da un alto tasso di originalità in quanto c'è una rivisitazione del viaggio nel tempo in chiave "adolescenziale".
Malgrado io non apprezzi molto il genere devo riconoscere una certa arte che mi ha costretto a seguire con tutta l'attenzione lo svolgersi di questo bel film ed alla fine mi ha emozionato anche se non riuscirei ben a indicare un punto preciso.
Mi piace molto lo stile di questo autore, minimalista ma che raggiunge il bersaglio, senza scene eccessive e senza sbavature.
Credo proprio che siamo di fronte ad un grande autore.

lunedì 25 aprile 2011

Riso Amaro

Grande classico del dopoguerra con una splendida Silvana mangano ed un Gassman in veste di "cattivo".
E' un interessante spaccato di storia italiana si mostra come era realmente l'italia fino a sei decenni fa: povera ed arretrata.


La storia è ben fatta e a distanza di così tanti anni riesce subito a prenderci per mano ed a condurci delle gelide risaie con le piccolezze dell'essere umano che sfociano in tragedie popolari.

Summer Wars

Casualmente l'altra sera mi è capitato di vedere questo lungometraggio di Mamoru Hosoda.
Subito sono stato catturato dallo stile cinematografico di questo bravo autore, dalla trama originale e accattivante: da un lato le gesta della storica famiglia Ueda e dall'altro il dilagare di una intelligenza artificiale che prende il controllo di un grande social network che ricorda molto facebook.
Queste due trame si fondono tra di loro e si ottiene un pittoresco collage di strani personaggi e vicende.
Il tutto disegnato molto bene e con stile. Bel lavoro.

venerdì 22 aprile 2011

Dead Snow

Dire che un film che parla di zombi nazisti nei ghiacci scandinavi sia un buon film è eccessivo però dead snow è simpatico e poi come ho già detto altre volte a me i morti viventi sono stati sempre simpatici.
La cosa che più colpisce in questo film è il contrasto tra i cadaveri anneriti dei nazisti non morti e il bianco candore della neve: la cosa crea un contrasto che ha un qualcosa di mistico.
Insomma non malvagissimo.

Sucker Punch

Malgrado l'ambizione del regista, bravo, di questo film sia una trama che scorre su più realtà parallele subconsce e quindi una sorta di evoluzione di "Brazil" o "Matrix" il risultato è veramente un pastrocchio.
Scene di lotte spettacolari che non centrano  nulla con la trama principale, troppi colpi di scena, di personaggi che si scambiano i ruoli costringono il povero spettatore (me) ad una sana e liberatoria dormita: un'ulteriore realtà non prevista dal regista.

venerdì 15 aprile 2011

taxi 4

Ormai questa serie è solo una bieca scusa per continuare a mostrare le solite ed insulse gag del film originale, ripetute alla nausea e veramente senza un briciolo di originalità.
Il primo film era simpatico, il secondo carino, il terzo così così e questo decisamente brutto.
Speriamo che sia anche l'ultimo.

Lo strano mondo di Greenberg

Questa pellicola mi ricorda molto lo stile di Reitman (Jason) tipo il film Juno.
In effetti sembra che ci sia proprio la mano del regista figlio del regista babbo di ghostbuster a causa del personaggio femminile Florence che pare ripresa proprio dalla protagonista di Juno.
Qui però la mano è piuttosto confusa e in più parti non si capisce proprio dove il regista voglia andare a parare. Ogni tanto però ci sono dei tocchi ben riusciti, piccole cuciture che nobilitano il film.
Ho gradito molto anche l'interpretazione di Ben Stiller attore che reputo molto in gamba ma che non ho mai potuto apprezzare a causa dei pessimi film che in cui ha recitato (ovviamente a parer mio).

lunedì 11 aprile 2011

Boris, il film

Finalmente una ventata di aria fresca nel cinema italiano.
Non più storie di amorazzi e corna, cinepanettoni o commediole da domenica pomeriggio.
Boris è una fine ironia della società italiana odierna: con la scusa di parlare di cinema in realtà ci offre alla vista le bassezze della nostra società, facendoci ridere liberamente, amaramente  ed intelligentemente.
Nato dopo il successo della serie omonima questo film riprende lo stile originario, mostrando tutto il cast al completo e anche con nuovi, bravi interpreti.
Insomma un film riuscitissimo che fa pensare al bel cinema italiano.

domenica 10 aprile 2011

10 ragazze

Commedia leggera e senza grandi pretese ma piacevole e scorrevole.
E' un film fatto da toscani per toscani nel senso che si apprezzano le gag maggiormente se si è della regione perché molto è lasciato al vernacolo ed alla gestualità degli interpreti.
In ogni caso è una visione godibile soprattutto tenendo conto che è un film a basso budget e girato in maniera quasi artigianale.
Tra gli interpreti si segnala un piccolo ruolo del grande Carlo Monni.

Taxi 3

Terzo e pessimo episodio della simpatica serie comico-azione che parla del tassista più spericolato di Francia, del suo amico poliziotto e delle rispettive fidanzate.
Anche se c'è un simpatico cameo di Sylverster Stallone, la storia e le gag senza senzo rendono noiosissima ed inutile la visione.
Molto meglio fare un riposino.