domenica 25 aprile 2010

Amore e guerra

Spettacoloso film di Woody Allen dei tempi "demenziali", ironica parodia dei drammoni russi, brillante ed intelligente come i migliori suoi film.
Adoro vedere e rivedere questo film, la meravigliosa Diane Keaton dei tempi d'oro è bravissima e probabilmente qui è la sua migliore interpretazione.
E' uno dei miei film preferiti del grande cineasta.

La città verrà distrutta all'alba

Remake più che discreto infatti a me è piaciuto più dell'originale.
Sinceramente ero sicuro che avrei visto una boiata e quando, man mano che procedevo nella visione, notavo che non solo la qualità non scadeva ma assistevo a scene ben costruite ed alcune veramente efficaci (come l'aggressione durante l'autolavaggio - decisamente originale - ) ho iniziato ad appassionarmi.
Il merito di questo film è riuscire a far vedere "la solita roba zombie" però con un pizzico di originalità rispetto a questo argomento ormai divenuto un "classico". Elenco in ordine sparso le cose che mi sono piaciute:

a) si segue il canovaccio 'zombie' anche se in realtà non lo sono: tutti infetti, un protagonista è infettato, finale non troppo rassicurante
b) scene nuove: stesse ambientazione della città "condannata" ma le location delle varie scene sono rivisitate in modo nuovo, vedi: aggressione all'obitorio, uomo con forcone, scena di lotta intorno alla motrice.
c) adoro i film di zombie

lunedì 19 aprile 2010

La prima missione

Che film di Jackie Chan è un film in cui per l'80% si vede il cooprotagonista cimentarsi in gag sgangherate senza senso e solo per il restante tempo il maestro di arti marziali battere qualche cattivo?
Mi sento profondamente deluso e amareggiato, ancora non riesco a calarmi nello stile orientale di alcuni filoni di film di intrattenimento per cui non sono in grado di dare un giudizio obiettivo.
Pessiom film, recitato malissimo e con scene veramente ridicole.

9

Lungometraggio di animazione computerizzata, ineccepibile dal punto di vista tecnico e godibile, ma non troppo, dal punto di vista della storia.
Infatti mentre è uno spettacolo per l'ambientazione, la realizzazione e la scelta delle riprese la trama è un pochetto tirata via senza una grande motivazione per dare il via agli eventi.
Innanzi tutto malgrado un buon quarto d'ora la storia prende il via con una azione del protagonista che oserei definire proprio una "coglionata", nessuno avrebbe fatto un gesto tale e quindi la storia avrebbe potuto tranquillamente finire dopo un quindici minuti.
Secondo la trama si regge poco, e il motivo finale per utilizzare l'elemento "risolutore" è proprio gratuito e poco "naturale".

venerdì 16 aprile 2010

Revolutionary Road

Questa storia è originale e presentata in maniera molto efficace: si parla di cose quotidiane, non di grandi temi ma di problematiche legate alla vita e da cosa ci si aspetta da essa.
E' un tema complesso e viene presentato in modo maturo dal regista di "American Beauty" con ottimi attori ormai giunti all'apice della loro carriera e delle loro capacità professionali: Kate Winslet e Leonardo Di Caprio. Sono ben lontani gli anni dei loro esordi da romanticismo giovanile in "Titanic"...

lunedì 12 aprile 2010

Ghostwriter

Ritorno di Roman Polanski con un film di intrigo politico investigativo.
Ben girato e con uno stile sobrio non è però riuscito a suscitare in me un forte sentimento come molti altri lavori del grande regista anche se non riesco a trovare grandi difetti: attori molto bravi, atmosfere ed ambientazioni molto grigie e impersonali rendono 'particolare' l'ambientazione.
Forse non mi è piaciuto perchè al momento della risoluzione dell'intreccio chiunque avrebbe potuto essere il cospiratore.

domenica 11 aprile 2010

Il mio west

Questo film è come un dolce con tanti canditi ma con un cattivo impasto.
I canditi sono gli interpreti per metà stranieri e bravissimi, l'altra metà italiani e meno bravi.
L'impasto è come Veronesi ha messo insieme le cose in modo totalmente sbagliato creando un risultato stranissimo: grandi nomi come Harvey Keitel, David Bowie ed altri caratteristi stranieri molto bravi insieme a Leonardo Pieraccioni.
Per l'amor del cielo non odio il simpatico comico fiorentino ma in un film western con pistoleri e attoroni stona davvero sopratutto con le sue battutine alla "pieraccioni".
Oltre alla cattiva "amalgama" dell'impasto peggiorano parecchio il film i pessimi dialoghi e la storia totalmente inconcludente.

mercoledì 7 aprile 2010

Happy family

Dopo il precedente "Come Dio comanda" finalmente un film in cui si può tirare un sospiro di sollievo.
Accusato di essere la solita comicità legata al quarantenne che non sa se essere un uomo o ancora un ragazzino invece a mio parere questa pellicola è un'ottimo esempio di film leggero fatto con stile e sapienza registica.
Salvatores è molto attento nei particolari, sia con riferimenti ai propri  inizi grazie al personaggio di Abatantuomo, sia con i temi propri della commedia all'italiana: nonna rincitrullita, cenona con famiglia proveniente da ceti sociali differenti con tutte le scenette che ne scaturiscono.
Un film spensierato da vedere sopratutto se poco prima hanno sfondato il vetro della punto per incularti il navigatore che non c'era nella auto (tò!).

Missipi Burning

Una grande pellicola che non avevo avuto ancora l'occasione di gustare e che colpisce molto.
La lista degli "attoroni" che hanno preso parte a questo lavoro di Alan Parker è molto lunga e comprende anche un sacco di volti noti come caratteristi in moltissimi film (c'è anche in un piccolo ruolo l'enigmista di Saw!).
Questa bella opera è sia un bel documentario ma anche un film godibile con la sua giusta dose di "rivincita" finale che in un film così duro tira su il morale dello spettatore.

martedì 6 aprile 2010

La piccola bottega degli orrori

E chi lo sapeva che dietro il film musical omonimo con Martin e Moranis si nascondesse un simpatico remake degli anni sessanta di Roger Corman?
Brillante ed ingenuo è una pellicola simpatica e senza troppe pretese che diverte unendo l'horror al comico.

Tra le nuvole

Storia insolita, sopra le righe oltre che le nuvole, rivisitazione  del tema della solitudine visitata con un pizzico di ironia.
Malgrado verso metà possa avere un andamento "stanco" sul finale il film da del suo meglio con un bellissimo monologo sulla vita.

sabato 3 aprile 2010

Soul kitchen

Sgangherato e molto caotico questo film è un'accozzaglia di eventi miscelati tutti insieme come in una ricetta ricercata con il risultato di produrre una pietanza che sfama la pancia e pure l'anima.
Il film è molto dinamico con molte trame secondarie che si intrecciano dando sfogo ad eventi tragicomici e divertenti.