mercoledì 23 febbraio 2011
Taxi
Pellicola leggera ma dignitosa girata in maniera spiritosa che permette di
passare un'oretta e mezzo divertendosi senza guardare una cretinata.
Azione e macchine veloci si intermezzano con sketch leggeri in maniera ben
miscelata.
sabato 19 febbraio 2011
Dark Swan
Molto è Il malessere che riesce a trasmettere ed insinuare allo spettatore questo film a metà tra un dramma ed un horror psicologico.
Gli attori sono straordinari ed anche l'uso cinematico della cinepresa,mai ferma, che rende l'impressione del vorticoso mondo della danza.
Il neo è che si è voluto spettacolarizzare troppo sul finale ed il risultato che il tutto perde un poco delle sua credibilità mantenendo comunque un buon livello.
Peccato perchè avrebbe potuto essere un grande film.
Gli attori sono straordinari ed anche l'uso cinematico della cinepresa,mai ferma, che rende l'impressione del vorticoso mondo della danza.
Il neo è che si è voluto spettacolarizzare troppo sul finale ed il risultato che il tutto perde un poco delle sua credibilità mantenendo comunque un buon livello.
Peccato perchè avrebbe potuto essere un grande film.
domenica 13 febbraio 2011
La regina dei castelli di carta
Ultimo film (purtroppo) tratto dall'ultimo romanzo di Stieg Larsson, prima che venisse stroncato da un infarto.
Migliore del secondo della trilogia in questo si concludono le vicende iniziate nel precedente chiudendo quindi le vicende legate a Linsbeth Salander.
E' piacevole, come negli altri film, lo stile differente dall'americanismo diffuso: non ci sono inseguimenti di macchina o per lo meno ce ne sono pochi ed inoltre non c'è quel machismo che pervade il cinema odierno statunitense.
Migliore del secondo della trilogia in questo si concludono le vicende iniziate nel precedente chiudendo quindi le vicende legate a Linsbeth Salander.
E' piacevole, come negli altri film, lo stile differente dall'americanismo diffuso: non ci sono inseguimenti di macchina o per lo meno ce ne sono pochi ed inoltre non c'è quel machismo che pervade il cinema odierno statunitense.
sweeney todd
Musical surreale è un film che un poco mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Vuoi perché mi aspettavo di più da un regista del calibro di Tim Burton, vuoi perché nel cast compare l'attore Alan Rickman che apprezzo molto (per intendersi è il cattivo di Die Hard, Piton di Harry Potter, etc. etc.) e che non viene utilizzato al massimo.
Un poco di colpa però lo ha anche la storia povera e senza la ricchezza di trovate che solitamente hanno i film di questo regista.
Vuoi perché mi aspettavo di più da un regista del calibro di Tim Burton, vuoi perché nel cast compare l'attore Alan Rickman che apprezzo molto (per intendersi è il cattivo di Die Hard, Piton di Harry Potter, etc. etc.) e che non viene utilizzato al massimo.
Un poco di colpa però lo ha anche la storia povera e senza la ricchezza di trovate che solitamente hanno i film di questo regista.
sabato 12 febbraio 2011
Ghost Rider
Filmaccio sulla falsa riga del filone super eroi questa volta ancora meno credibile.
Il protagonista è un imbarazzato e imbarazzante Nicolas Cage il quale essendo "indemoniato" passa metà film con un teschio fiammeggiante al posto del viso è ha il potere di "inscheletrire" qualsiasi cosa passi tra le sue mani e guidi.
Già questo è piuttosto demenziale.
La cosa peggiora con il casting nemico: un gruppetto di malvagi improbabili dai poteri disparati che fanno tutti capo al diavolo.
La storia pure è insipida e malgrado la coprotagonista sia la bella Eva Mendes il film non riesce mai a infiammare l'attenzione.
Il protagonista è un imbarazzato e imbarazzante Nicolas Cage il quale essendo "indemoniato" passa metà film con un teschio fiammeggiante al posto del viso è ha il potere di "inscheletrire" qualsiasi cosa passi tra le sue mani e guidi.
Già questo è piuttosto demenziale.
La cosa peggiora con il casting nemico: un gruppetto di malvagi improbabili dai poteri disparati che fanno tutti capo al diavolo.
La storia pure è insipida e malgrado la coprotagonista sia la bella Eva Mendes il film non riesce mai a infiammare l'attenzione.
lunedì 7 febbraio 2011
La ragazza che giocava con il fuoco
Seguito di "uomini che odiano le donne".
Rispetto al primo la trama è più debole (parzialmente copia anche del romanzo che effettivamente è meno "sentito" del romanzo di debutto) ed inspiegabilmente alcune scene sono diverse da come raccontato nel cartaceo.
Nel complesso il film è comunque godibile.
Rispetto al primo la trama è più debole (parzialmente copia anche del romanzo che effettivamente è meno "sentito" del romanzo di debutto) ed inspiegabilmente alcune scene sono diverse da come raccontato nel cartaceo.
Nel complesso il film è comunque godibile.
domenica 6 febbraio 2011
La fabbrica del cioccolato
Per il fatto che odio i musical ho sempre avuto molti problemi a vedere questo genere.
Per questo motivo ho sempre odiato l'originale in cui ogni pretesto era l'occasione per una canzone che stuzzicava quello che sarebbe diventato il mio odio per questo stile.
Con molto scetticismo mi sono quindi avvicinato al suo remake, giusto perché è stato votato dalla maggioranza degli spettatori.
Il film mi ha stupito perché mi è piaciuto in particolare l'inizio con una serie di idee molto originali che mi hanno fatto apprezzare i vari spunti che danno origine alla storia.
E poi devo ammettere che di canzoncine ce ne erano poche ...
Per questo motivo ho sempre odiato l'originale in cui ogni pretesto era l'occasione per una canzone che stuzzicava quello che sarebbe diventato il mio odio per questo stile.
Con molto scetticismo mi sono quindi avvicinato al suo remake, giusto perché è stato votato dalla maggioranza degli spettatori.
Il film mi ha stupito perché mi è piaciuto in particolare l'inizio con una serie di idee molto originali che mi hanno fatto apprezzare i vari spunti che danno origine alla storia.
E poi devo ammettere che di canzoncine ce ne erano poche ...
Uomini che odiano le donne
Ho letto avidamente la trilogia Millennium e immaginate con che curiosità mi sono apprestato a vedere il primo dei tre film della trilogia.
Ne è valsa la pena.
La trama è modificata ed adattata per un pubblico cinematografico: semplificando leggermente qua e là ma senza snaturare la storia.
La supremazia della cinema americano ci ha abituati ad i suoi ritmi ed al suo stile ma questo film è diverso.
Malgrado l'argomento trattato sia molto crudo viene presentato con pacatezza, con i suoi ritmi come se il regista volesse utilizzare un passo differente da cui siamo abituati.
Il risultato è un crescendo che prende lo spettatore e lo avvince per tutta la sua notevole durata ed alla fine la nebulosità degli intrecci si manifesta nella sua eccellente e sinistra sinfonia.
Il risultato a mio parere è notevole.
Ne è valsa la pena.
La trama è modificata ed adattata per un pubblico cinematografico: semplificando leggermente qua e là ma senza snaturare la storia.
La supremazia della cinema americano ci ha abituati ad i suoi ritmi ed al suo stile ma questo film è diverso.
Malgrado l'argomento trattato sia molto crudo viene presentato con pacatezza, con i suoi ritmi come se il regista volesse utilizzare un passo differente da cui siamo abituati.
Il risultato è un crescendo che prende lo spettatore e lo avvince per tutta la sua notevole durata ed alla fine la nebulosità degli intrecci si manifesta nella sua eccellente e sinistra sinfonia.
Il risultato a mio parere è notevole.
sabato 5 febbraio 2011
Bourne supremacy
Buon seguito del precedente Bourne identity, forse migliore del primo perché la storia si arricchisce di più strati di intreccio.
Il film è dotato di un buon ritmo narrativo che rende l'azione interessante e mantiene alta la tensione.
Il film è dotato di un buon ritmo narrativo che rende l'azione interessante e mantiene alta la tensione.
Bourne identity
Buon film d'azione con un Matt Damon che veste i panni di un agente segreto smemorato ma super "efficace".
Questo film, come i suoi seguiti, sono l'esempio di un buon prodotto destinato al grande pubblico (ed al successo al botteghino) non particolarmente malvagi e che si lasciano apprezzare.
Questa è la mia seconda visione del film e devo dire che rivederlo mi ha deluso parzialmente perché lo ricordavo migliore.
Fantastico il cameo iniziale con il testimonial della birra Moretti.
Questo film, come i suoi seguiti, sono l'esempio di un buon prodotto destinato al grande pubblico (ed al successo al botteghino) non particolarmente malvagi e che si lasciano apprezzare.
Questa è la mia seconda visione del film e devo dire che rivederlo mi ha deluso parzialmente perché lo ricordavo migliore.
Fantastico il cameo iniziale con il testimonial della birra Moretti.
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