A grande (mia) sorpresa questa pellicola che ci offre un Liam Neeson in versione Super Action Mega Transformer è anche un'ottimo lavoro.
E' un classico del genere "agente segreto" con un mix "se vi trovo vi annodo e annodo anche i tu babbo" realizzato molto bene.
I vari eventi sono tutti verosimili - per quanto possa essere verosimile un uomo solo che ammazza decine di malviventi organizzati - e ci sono anche episodi di contorno ben fatti come l'episodio della pop star che gioca un ruolo di approfondimento interessante per un film di questo tipo.
Ora non voglio dire che questo sia il miglior film del suo genere, anche perché l'ultima mezz'ora è piuttosto ripetitiva, però devo riconoscere con grande soddisfazione che è veramanete un piacere questa visione.
Una scena, in particolare, mi ha fatto veramente di stucco e, per non rovinare la scena, vi dico solo questo: la moglie del collega francese...
Buona adrenalina a tutti ...
venerdì 25 giugno 2010
fragile
Questo film è piuttosto particolare perchè per l'80% è un classico del genere "porte che scricchiolano" ma poi negli ultimi 10 minuti (un poco come italia - slovacchia) fa un grandissimo salto di qualità e la scena finale è veramente toccante e commovente.
E' difficile dare un giudizio di questa pellicola a causa di questa particolarità: se tutto il film fosse stato come la scena finale saremmo davanti ad un capolavoro, se invece fosse stato come gli ultimi dieci minuti saremmo davanti a un bel film.
Io consiglio la visione perchè è bello assistere ad uno spettacolo che improvvisamente prende una piega che stupisce ed avvince lo spettatore.
E' difficile dare un giudizio di questa pellicola a causa di questa particolarità: se tutto il film fosse stato come la scena finale saremmo davanti ad un capolavoro, se invece fosse stato come gli ultimi dieci minuti saremmo davanti a un bel film.
Io consiglio la visione perchè è bello assistere ad uno spettacolo che improvvisamente prende una piega che stupisce ed avvince lo spettatore.
giovedì 17 giugno 2010
House of Dead
Film tratto da un videogame; pessimi entrambi.
A differenza come altre pellicole del suo genere tipo Resident Evil che, pur essendo tratto da un gioco al computer ha una sua certa dignità, questo invece è totalmente sbracato: una via di mezzo tra un film horror dai toni non troppo sanguinosi e un film grottescamente comico da quanto è girato male.
Infatti qui gli zombi sembrano pupazzetti pieni di marmellata che schizzano i loro contenuti come se fossero imbottiti di vernice invece che di sangue putrido.
Ah anche la storia è a dir poco ridicola.
Bellissima questa recensione che si trova a giro
A differenza come altre pellicole del suo genere tipo Resident Evil che, pur essendo tratto da un gioco al computer ha una sua certa dignità, questo invece è totalmente sbracato: una via di mezzo tra un film horror dai toni non troppo sanguinosi e un film grottescamente comico da quanto è girato male.
Infatti qui gli zombi sembrano pupazzetti pieni di marmellata che schizzano i loro contenuti come se fossero imbottiti di vernice invece che di sangue putrido.
Ah anche la storia è a dir poco ridicola.
Bellissima questa recensione che si trova a giro
lunedì 14 giugno 2010
vincere
Film storico che si incentra sulle vicende della prima amante di Mussolini, presunta madre del primogenito di Benito Mussolini.
Ben fatto, stenta però ad affermarsi nel mio cuoricino per l'eccessivo soffermarsi sul personaggio della Mezzogiorno, sfigurata dall'isterismo e dalla quasi follia che la pervade.
Per finire Filippo Timi non è assolutamente somigliante a il Duce anche se è un bravissimo attore.
Ben fatto, stenta però ad affermarsi nel mio cuoricino per l'eccessivo soffermarsi sul personaggio della Mezzogiorno, sfigurata dall'isterismo e dalla quasi follia che la pervade.
Per finire Filippo Timi non è assolutamente somigliante a il Duce anche se è un bravissimo attore.
Pranzo di Ferragosto
Film di "nicchia" perchè ha come fulcro un pranzo in cui gli ospiti sono quattro vispe ma ottuagenarie vecchiette.
E' un'idea insolita ma il film è simpatico anche se difficilmente incontra il giudizio favorevole del pubblico.
E' un'idea insolita ma il film è simpatico anche se difficilmente incontra il giudizio favorevole del pubblico.
Alice in wonderland
Rivisitazione innovativa della fiaba più famosa che ci sia dopo Cappuccetto Rosso.
Con la fantasia di un regista del calibro di Tim Burton ne viene fuori una storia strampalata come giusto che sia con una variazione sul tema di "Alice nel Paese delle Meraviglie" ma godibile e nello stile dell'assurdo della favola originaria.
Peccato solo che io ho sempre odiato questa dannata storia e che continuo ancora oggi a chiedermi come posssa aver avuto successo ...
Con la fantasia di un regista del calibro di Tim Burton ne viene fuori una storia strampalata come giusto che sia con una variazione sul tema di "Alice nel Paese delle Meraviglie" ma godibile e nello stile dell'assurdo della favola originaria.
Peccato solo che io ho sempre odiato questa dannata storia e che continuo ancora oggi a chiedermi come posssa aver avuto successo ...
lunedì 7 giugno 2010
The sex and the city
Dopo la fortunata (e riuscitissima) serie ecco che esce anche il lungometraggio che temporalmente si colloca dopo 4 anni dalla fine del'ultima stagione.
Il film è molto lungo e non sempre brillante quanto la serie ma, soprattutto verso la fine, riesce molto a riprendersi risultando nel complesso un film simpatico e godibile.
Ovviamente è molto indicato per gli amanti della serie ma a mio parere questo nuovo episodio è molto orientato alle donne per gli argomenti "femminili" che vengono trattati.
Il film è molto lungo e non sempre brillante quanto la serie ma, soprattutto verso la fine, riesce molto a riprendersi risultando nel complesso un film simpatico e godibile.
Ovviamente è molto indicato per gli amanti della serie ma a mio parere questo nuovo episodio è molto orientato alle donne per gli argomenti "femminili" che vengono trattati.
L'uomo che fissava le capre
Film ambizioso che cerca di imitare la maestria del tocco di registi del calibro dei Fratelli Coen miscelando humor, una buona trama e tecniche di ripresa molto dinamiche.
Il risultato, purtroppo, non è dei migliori. Il film stenta da acquisire credibilità: la storia - totalmente assurda - sarebbe anche divertente se fosse ben oliata con la narrazione ma purtroppo il regista non è in grado di riuscire a dare quel tocco di "follia" tale da accendere un scintilla che illumini lo spettatore nel complesso e arzigogolato ghirigori dell'assurdo.
Il risultato, purtroppo, non è dei migliori. Il film stenta da acquisire credibilità: la storia - totalmente assurda - sarebbe anche divertente se fosse ben oliata con la narrazione ma purtroppo il regista non è in grado di riuscire a dare quel tocco di "follia" tale da accendere un scintilla che illumini lo spettatore nel complesso e arzigogolato ghirigori dell'assurdo.
Vendicami
Gangster movie incentrato - immaginate un pò - sul tema della vendetta.
Il film è ben pensato e organizzato e si distingue in 2 sotto trame: una basata sulla amicizia che si crea tra il mandante e i sicari e l'altra parte (più breve) sul concetto di memoria "volatile" andando anche a scopiazzare un pochetto lo stile di Memento.
La prima parte è molto godibile con lunghe e violente sparatorie, una trama non banale nè prevedibile per essere un film d'azione.
La prima parte è costellata da bei tocchi di regia: come la scena in cui sul luogo della strage della famiglia in cui si "improvvisa" un pranzo essendo il protagonista un cuoco oppure la scena in cui rintracciati gli assassini si decide di rimandare i conti perchè in compagnia dei loro familiari.
Ho apprezzato parecchio anche l'ironia e la comicità che permea l'intera pellicola.
Mi ha stupito pure la bravura di Johnny Halliday perfetto nel suo ruolo con i suoi occhi di ghiaccio.
Mi è piaciuto meno il tema della perdita di memoria che incastra veramente poco con tutta la trama della pellicola, ma non si può avere tutto dalla vita ...
Il film è ben pensato e organizzato e si distingue in 2 sotto trame: una basata sulla amicizia che si crea tra il mandante e i sicari e l'altra parte (più breve) sul concetto di memoria "volatile" andando anche a scopiazzare un pochetto lo stile di Memento.
La prima parte è molto godibile con lunghe e violente sparatorie, una trama non banale nè prevedibile per essere un film d'azione.
La prima parte è costellata da bei tocchi di regia: come la scena in cui sul luogo della strage della famiglia in cui si "improvvisa" un pranzo essendo il protagonista un cuoco oppure la scena in cui rintracciati gli assassini si decide di rimandare i conti perchè in compagnia dei loro familiari.
Ho apprezzato parecchio anche l'ironia e la comicità che permea l'intera pellicola.
Mi ha stupito pure la bravura di Johnny Halliday perfetto nel suo ruolo con i suoi occhi di ghiaccio.
Mi è piaciuto meno il tema della perdita di memoria che incastra veramente poco con tutta la trama della pellicola, ma non si può avere tutto dalla vita ...
Il nascondiglio del diavolo
Horror "sotterraneo" con poche pretese ma di simpatica visione che promette di far passare simpaticamente un'ora e mezza in totale modalità screen saver del cervello.
Di originale c'è ben poco se non l'idea di ambientare il tutto in un enorme complesso di grotte sotterranee.
La cosa meno originale è "il diavolo" che si cela sotto terra: il classico clone di Alien che da circa trent'anni ricompare "copiato" nei film di paura di scarso spessore come questo.
Tra le protagonisti spicca la "nuova" e bella Sarah Connor della serie televisiva Terminator.
Di originale c'è ben poco se non l'idea di ambientare il tutto in un enorme complesso di grotte sotterranee.
La cosa meno originale è "il diavolo" che si cela sotto terra: il classico clone di Alien che da circa trent'anni ricompare "copiato" nei film di paura di scarso spessore come questo.
Tra le protagonisti spicca la "nuova" e bella Sarah Connor della serie televisiva Terminator.
domenica 6 giugno 2010
Darkness
Curioso horror vecchia maniera con molta atmosfera e pochi effetti speciali.
Il tema non è originalissimo ma il solito argomento occulto questa volta viene rivisitato con un pizzico di novità mettendo insieme nuove idee e un finale accattivante.
Come dal titolo lascia intuire il tema è una paura comune a tutti, gli uomini e a tutte le culture: la paura del buio.
Da segnalare la presenza di un Giancarlo Giannini niente male.
Il tema non è originalissimo ma il solito argomento occulto questa volta viene rivisitato con un pizzico di novità mettendo insieme nuove idee e un finale accattivante.
Come dal titolo lascia intuire il tema è una paura comune a tutti, gli uomini e a tutte le culture: la paura del buio.
Da segnalare la presenza di un Giancarlo Giannini niente male.
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