lunedì 26 gennaio 2009
Come me nessuno mai
Film di esordio del bravo Gabriele Muccino ma anche del fratellino Silvio. Magari è un po ingenuo ed alcune cose non sono molto credibili (come la carica della polizia che pone fine all'occupazione della scuola superiore) ma la pellicola non è male e sono ovviamente i giovani ad uscirne vincitori mentre i genitori che cercano di capire i figli sono invece loro gli adolescenti che non vogliono crescere. Ancora una volta un film che mi fa riscoprire Muccino regista che avevo ormai depennato dopo L'Ultimo Bacio e che ultimamente ho rivalutato con Sette Anime, ad oggi il suo capolavoro.
sabato 24 gennaio 2009
il monello
E' un film muto del 1921 se ci si pensa 2009 meno 1921 fa 88 anni. Mi piacerebbe arrivare fino a quell'età nel pieno delle facoltà fisiche ma soprattuto mentali.
Il monello ci è arrivato perché guardandolo tutt'oggi il film colpisce e suscita emozioni.
E' logico che sia così perché il film è di Charlie Chaplin il papà del cinema visto come film d'autore.
Ciò che mi impressiona è che malgrado siano passate 3 generazioni (anche quattro) il film è godibile e non risente che appartiene a quasi un secolo prima. Se oggi mi guardo un film tipo Easy Rider (un bel film, per l'amor del cielo) mi rendo conto che è un manifesto dell'epoca mentre un film come il monello continuerà a colpirci nei secoli dei secoli
martedì 20 gennaio 2009
Stage beauty
Film che tratta di attori durante l'epoca shakespeariana: costretti dalle usanze del tempo ad interpretare anche ruoli femminili.
Il film vorrebbe riprendere le atmosfere di Shakespeare in Love ma non ci riesce minimamente: il film è scarsamente ispirato e noioso, terribilmente noioso. Se riuscite ad non addormentarvi per favore ditemi come finisce.
sabato 17 gennaio 2009
About a boy
Film non molto famoso con Hugh Grant in cui interpreta un ruolo leggermente diverso da quello del solito imbranato ma simpatico: qui il protagonista e imbranato ma "vuoto".
Vuoto nel senso che vive di rendita dovuti ai diritti di autore di un padre famoso per un brano natalizio e il cui interesse è portare a letto le donne senza doversi legare ad esse.
Il film ovviamente è basato su questo aspetto che successivamente prenderà una piega diversa in seguito a sopravvenute nuove conoscenze fino al buonismo finale.
Pellicola non eccessivamente malvagia ma neanche un film che rimarrà nella storia. Bravissimo il ragazzo che insieme a Hugh Grant dà vita a questa storia.
Matrimonio all'inglese
Finalmente una pausa leggera in mezzo a tanti film drammatici di questi ultimi tempi.
Film è ben girato è divertente e nello stesso tempo fa riflettere.
Gli attori sono veramente in gamba e spicca la protagonista: una splendida ed ammaliante Jessica Biel.
Bravissima anche Kristin Scott Thomas e Colin Firth rispettivamente nel ruolo della madre e del padre del giovane marito di Jessica.
Il regista John Whittaker , lo stesso di Priscilla regina del deserto, è molto a suo agio con le situazione e finalmente ecco un film in cui i dialoghi sono ben congeniati e non sfociano nelle colorite effusioni sentimentali che sono solite dei film americani: come odio il dover sentire ripetere all'infinito i vari "ricordati che ti voglio bene" ...
Insomma un film divertente che fa passare la serata in modo piacevole. Consiglio la visione.
giovedì 15 gennaio 2009
Sette anime
Questa volta il film di Muccino è piaciuto pure a me.
Non sono assolutamente un fan del nostro regista tanto che "l'ultimo bacio" non mi è piaciuto minimamente.
Ma 'Sette Anime' è veramente un bel film: la storia è poetica, toccante e gli attori sono molto bravi - e molto belli - ovviamente mi riferisco a Rosario Dawson.
L'unico neo è da ricercarsi nella tristezza quasi eccessiva che permea la pellicola: mai come questa volta ho sentito, nel cinema gremito, tanti singhiozzi e tante soffiate di naso ma per fortuna Muccino termina il film proprio quando sarebbe divenuto eccessivo.
Anche la storia merita di essere lodata in quanto è costruita in maniera 'cumulativa' aggiungendo sempre più particolari rendendo il film un suspence-drammatico.
Bravo Muccino.
domenica 11 gennaio 2009
L'alba dei morti dementi
Questo film è semplicemente grandioso: mette insieme elementi da commedia insieme ad elementi da film horror creando un genere molto particolare: l'horroredia.
Wright è un regista veramente in gamba come è già stato detto per hot fuzz e questo film è il suo capolavoro.
Shaun of the Dead, questo è il titolo originale, in teoria vorrebbe essere un film d'intrattenimento leggero sui morti viventi ma questo tentativo ampiamente raggiunto crea una pellicola terribilmente inquietante: l'ironia di alcuni situazioni di tutti i giorni rendono il film credibile e quando sopraggiunge il sovrannaturale lo spettatore è preso alla sprovvista.
Tutto ciò crea un film molto inquietante che può tranquillamente figurare insieme ai grandi film horror della storia dedicati all'argomento: La notte dei morti viventi, L'alba dei morti viventi, Il giorno degli zombi e a terra dei morti viventi.
Di alcuni di essi (sicuramente il terzo ma forse anche l'ultimo) è migliore.
E' assolutamente da vedere
venerdì 9 gennaio 2009
Rivincita di Natale
E' il seguito di "Regalo di Natale" sempre del regista Pupi Avati, film che fece ritornare famoso Diego Abatantuono qualche anno fa rinnovandolo come attore nei film di Salvadores dopo aver fatto film del calibro di "Attila" ed essere stato, giustamente, dimenticato.
In questo film ci sono attori bravissimi come Delle Piane, Haber e la storia ricalca l'idea della sfida di Poker nella notte natalizia finita con una sconfitta che il personaggio interpretato da Abantuantono subì 15 anni prima.
Il film è ben fatto perché Avati conosce il mestiere da tanto tempo e la storia è ben congeniata anche se 'Regalo di Natale' ha qualcosa di più.
giovedì 8 gennaio 2009
Quantum of Solace
Classico film di James Bond: inseguimenti d'auto, sparatorie, donne.
A differenza del precedente Casino Royale questo film lascia del tutto indifferenti: trama banale, le solite scene di azione.
Consiglio la visione solo per vedere la Bond Girl di turno anche se non è un motivo del tutto valido per perdere del tempo.
martedì 6 gennaio 2009
The millionaire
Questo è uno di quei rari casi in cui l'abilità di un regista viene messa al servizio di una storia molto originale e efficace.
Il nuovo film di Danny Boyle è semplicemente una attenta miscela di una storia bellissima, mai vista prima girata con grande potenza espressiva e abilità in ogni singola scena.
Nei suoi 127 minuti le riprese su suolo indiano si susseguono e lo spettatore entra piano piano nel vivo iniziando a collegare fatti che a prima vista sarebbero sembrati scorrelati tra di loro.
Sicuramente è tra i migliori film di questi ultimi anni ... correte a vederlo!
Excalibur
Proprio l'altro giorno a pranzo mi sono ritrovato a vedere questo capolavoro di Boorman.
Girato ormai molti anni or sono la capacità rappresentativa e narrativa del regista non sente la vecchiaia.
Il film, girato a basso costo, ha molte caratteristiche che lo rendono degno di essere visto.
Le immagini vivissime: le armature lucenti, le battaglie zeppe di sangue e fango, la spada che esce dall'acqua.
La storia complessa e assolutamente ben cadenzata ed intrecciata rendono la visione del film scorrevole e non ci si accorge del tempo che passa.
Infine colpisce molto le capacità precognitive del regista in fatto di attori e infatti compaiono, allora sconosciuti, un giovane Liam Neeson, un lussurioso Gabriel Byrne nel ruolo del babbo di Artù ed infine addirittura un Patrick Stuart non ancora capitano dell'Enterprise.
007 Casino Royale
Non mi sono mai piaciuti più di tanto i film della serie di James Bond (escludendo ovviamente Goldfinger che è e rimane il migliore) li ho sempre trovati ripetitivi e irreali, troppo irreali.
Questo film invece mi è piaciuto molto per una serie di motivi
- c'è un nuovo agente segreto
- Daniel Craig è convincente nel suo nuovo ruolo
- la storia ha un bell'intreccio e non è il solito film di agenti segreti con cattivone misterioso e bond girl a chili
domenica 4 gennaio 2009
Hot Fuzz
Dopo il riuscitissimo film "L'alba dei morti dementi" Hot Fuzz è un altro film riuscito di Edgar Write.
Spieghiamoci subito i film di questo regista sono molto strani: ad esempio l'alba dei morti dementi è definita una commedia horror ma in realtà è un film forse più inquietante della serie di George Romero.
In questo film invece si ha una specie di thriller commedia in cui ci sono delle situazioni che portano ad una serie di gag con colpo di scena finale: ogni scena è ben costruita, serve alla trama e crea un film grottesco e divertente.
La regia è molto veloce con la macchina da presa che non è mai ferma ma spesso viene trattata come se anche lei fosse un'attore come tutti gli altri. La storia non finirà mai di sorprendere se la verosimilità non è quello che cercate ma volete semplicemente un film fatto da un regista molto in gamba non potete perdere questo film.
Grande film.
Yarp.
Dragonlance i draghi dell'autunno
Il cartone è un misto di grafica computerizzata e di disegni tradizionali e narra delle vicende che sono nate intorno ad una famosissima ambientazione per Dungeons and Dragonce: Dragonlance.
Il film di animazione tratta delle vicende che avvengono nel primo dei tre libri della serie.
Fin delle prime scene il cartone animato si presenta male.
L'idea di fondere la grafica computerizzata fatta in maniera piuttosto approssimativa con i disegni a mano stile Master of The Universe cozzano molto tra loro anche perché la decisione è molto arbitraria: i draghi e i dragonici sono computerizzati mentre tutto il resto no.
L'introduzione iniziale rivela troppo svelando subito chi si cela dietro a tutta la vicenda e secondo me questa è una scelta azzardata.
I combattimenti sono fatti un po, per dirla in elfico, a "cazzo di cane" ma ormai mi ci sono abituato anche perché ormai nei film fantasy si usa la maniera di combattere con spade e tra un colpo e l'altro prendersi a ceffoni e a calci come in un film di Bud Spencer. In realtà se durante uno scontro con spade uno ne avesse l'occasione infilerebbe un colpo mortale di lama invece che una sonora sberla ma purtroppo anche nei blasonati film come la trilogia del signore degli anelli si segue questo 'topos filmico' e bisogna abituarvisi (ad oggi l'unica eccezione è il film Zatoichi nel quale i combattimenti sono molto reali ma quello è un grande film).
Ancora una nota negativa sui combattimenti.
Gli scontri tra gli eroi della lancia e i "cattivi" sono resi ulteriormente irreali perché i fendenti dei nemici non ammazzano mai ma sono sempre dei teneri colpi di striscio o dei colpi volutamente trattenuti il che ovviamente è una idiozia.
In ogni caso c'è qualche nota positiva nel film.
La storia è abbastanza fedele e il ritmo filmico è sostenuto e non è noioso. Visto la scarsa qualità che riguarda tutta la pellicola bisogna riconoscere la capacità del regista di arrangiarsi con quello che aveva a disposizione. Questa caratteristica riesce a dare un voto "quasi sufficiente" al film che altrimenti sarebbe la solita schifezza fantasy tratta da libri di successo che come al solito deludono i fan.
venerdì 2 gennaio 2009
L'avventuriero
Film degli anni 60 con un bravissimo Antony Quinn. Il film si ricorda perché è stato interamente girato all'Isola d'Elba ed è quindi consigliato per chi a distanza di quarant'anni vuol vedere come è cambiata l'isola.
Essendo il regista Terrence Young lo stesso regista dei primi film di 007, tra cui il mitico goldfinger, non ci possiamo aspettare che il film non sia girato bene ma purtroppo la storia è quanto meno inconcludente.
Due ore sospese tra amorazzi trattenuti a stento ed una voglia insensata di riprendere il mare a costo di lasciarci le penne. Mah ...
Come d'incanto
Idea originale e molto carina. Cosa succederebbe se i personaggi più classici delle fiabe si trovassero catapultati nel mondo di tutti giorni? E se questi fossero nientepopodimeno che la principessa e il relativo principe azzurro?
Il film è molto divertente e esplora possibilità che fino ad ora non erano state sfruttate nel filone cinematografico facendo passare un'ora e mezzo in modo molto divertente. Lo consiglio vivamente.
giovedì 1 gennaio 2009
Corto circuito
Dopo aver visto Wall-E è d'obbligo vedere (o rivedere come nel mio caso) un classico film degli anni 80 da cui è stato copiato il design del robot: Corto Circuito.
Questo è film molto carino e senza troppe pretese. Quando uscì ebbe comunque un discreto successo e il motivo è da ricercarsi nel fatto che affronta argomenti delicati e complessi quali la definizione di "essere vivi" con fantasia e molto brio.
Durante la visione del film viene fatto un test molto semplice per vedere se un androide può definirsi vivo e non più una macchina che esegue un compito dopo l'altro: gli si racconta una barzelletta e se il soggetto la capisce lo si può definire "vivente".
Non più il complesso test di Turing ;-) ma il semplice test di un fattore altamente umano: la risata.
Il film è carino e dette origine ad un seguito ovviamente bruttissimo.
Da vedere.
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